Un esempio di sacrificio e valore militare è
dato da Felice e Giovanni Cosco, padre e figlio.
Felice (di Giuseppe), nacque a Catanzaro il 30
gennaio 1883. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale come soldato del 143°
reggimento di fanteria della Brigata Taranto, morendo in combattimento
sul Monte San Marco, vicino Gorizia, il 3 giugno 1917. Sposato con
Caterina Posella, ebbe due figli Maria e Giovanni.
Giovanni nacque a Catanzaro il 2 febbraio 1917 (4
mesi prima della morte del padre).
Chiamato alle armi nel marzo del 1939, fu assegnato
alleroico 19° Reggimento di fanteria Brescia, e più precisamente alla
Batteria daccompagnamento 65/17, ed inviato in Libia.
Promosso dapprima caporale e poi caporal maggiore,
allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, partecipò ai fatti darme di
Bir Sleman (nella zona di Tobruk) il 5 luglio 1940, meritando la Croce
di Guerra al Valor Militare, con la seguente motivazione:
Capo pezzo da 65/17 arrestava col suo cannone
numerosi attacchi di formazioni blindate e corazzate avversarie, sebbene
ferito alla testa ed alla gamba, assicurava lefficace proseguimento del
tiro fino al termine dellazione .
Dopo un breve ricovero, a seguito delle ferite
riportate in combattimento, rientrò al corpo di appartenenza, ma venne
fatto prigioniero dagli inglesi a Sidi el Barrani l11 dicembre 1940.
Rientrò in Italia nel maggio del 46, a guerra
finita, e gli venne conferita anche la Croce al merito di Guerra.
Sposato con Carmela Zofrea, ebbe tre figli Felice
Giuseppe detto Egidio, Caterina e Paola.
Morì a Cirò Marina il 6 ottobre 1971 in un
incidente di lavoro, alletà di 54 anni. |