abbiamo mangiato delle splendide pere e ciliegie, al
ritorno dopo aver assistito ad un nostro bombardamento
infernale incontrammo due ragazze che andavano a mietere
il grano e nel visitare le loro carte ho letto dei
pensieri scritti da una di esse Maria Walli.
Maria come ti ho pensato allora mentre tu ingiustamente
mi accusi di tradirti!
1 luglio esami per entrare nel plotone allievi ufficiali
9a PAGINA
sono andato a Cormons e un aeroplano austriaco
vigliaccamente ha lanciato una bomba uccidendo 4 poveri
civili e un carabiniere. Meschina vendetta al nostro
bombardamento di ieri che ha dovuto essere
efficacissimo.
Qualche giorno in campo aperto vedranno i nostri nemici
ora rannicchiati nelle loro trincee di cemento come si
vendicano le vite innocenti sacrificate vigliaccamente
per bassa vendetta
2 luglio N.N.
10a PAGINA
4 luglio N.N.
5 luglio ieri sera fummo avvisati che i nostri aeroplani
e dirigibili avrebbero attaccato le posizioni nemiche e
difatti alle 11,5 li abbiamo visti passare e tutti i
nostri auguri li hanno accompagnati, alle 11 di notte
sveglia e partenza
6 luglio marciato con tutta la divisione fino a giorno
già fatto 2 aeroplani nemici fortunatamente non ci
scorgono, durante il cammino incontro il 20° e Totò
Macrì, sta bene.( il sottotenente Antonio Macrì
anch'esso originario di Polistena mori l'8 novembre del
1915 e fu decorato n.d.r. ) Alle falde di una
collina
11a PAGINA
boscosa ci fermiamo e riposiamo alla meglio alle 7, 5
incomincia un bombardamento infernale con pezzi grossi e
noi che ci troviamo circondati dalla nostra artiglieria
godiamo lo spettacolo proprio da vicino. Il
bombardamento dura tutta la notte
7 luglio alle 7,5 ricevo la posta e dopo un ora 5
proiettili nemici da 305 ci scoppiano a 100 metri di
distanza E' il vero battesimo del fuoco che ricevo
scaviamo alla meglio delle buche dove ci nascondiamo
morire senza aver sparato un colpo di fucile è davvero
doloroso,
12a PAGINA
le solite 5 o 6 granate da 240 ( non 305) ci salutano
al mattino senza minimo effetto
La sera alle 8,5 partiamo per dare il cambio nelle
trincee al 27° e facciamo davvero una marcia emozionante
nell'oscurità assoluta e accompagnati da parecchi
snaperl che per puro caso cadevano ai lati della
strada, all'una dopo mezzanotte eravamo a posto
9 luglio Sveglia a colpi di cannone diretti alle
batterie poste dietro a noi. Constatato con
soddisfazione come diverse granate nemiche non scoppiano
sto rintanato come un lupo e non sognavo davvero che
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la guerra moderna fosse un gioco di astuzie ed agguati
sono a sud di Stura ? sull'Isonzo ed ho davanti a me il
3° ed 4° plotone in 1a linea
10 luglio abbiamo lavorato tutta la notte a fare una
nuova trincea blindata in avanti ed alle 5 quando
principiava il giorno non avevamo ancora finito, mentre
leggo la posta di Maria e di Totò due granate scoppiano
a pochi metri di distanza, ormai ci si è fatta tale
abitudine che non ci si bada più
Ieri sera per un falso allarme dato da un tenente
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i plotoni di prima linea tirarono molti colpi diverse
palle di fucile passano di tanto in tanto tirati da
soldati nascosti sopra gli alberi nelle colline di
fronte.
11 luglio lavorato fino alle 2 di notte e sistemiamo
meglio la trincea. Il tempo è pessimo e come si possa
dormire in mezzo all'acqua io non lo so, certo che si
dorme lo stesso e bene !
12 luglio la solita vita di ieri cannonate in
continuazione e colpi di fucile 9 granate nostre
scoppiate dentro le trincee costringevano i difensori ad
una corsa matta
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con armi e bagaglio, dalla parte nostra si ride, ironia
della vita.
13 luglio partiti ad alta notte e ritornati a Cormons il
27° ci ha nuovamente sostituito, il nostro reggimento ha
soltanto due feriti il tenete Battaglia ed un soldato.
Apprendiamo come sotto il Podgora il 129° ed il 130° in
un assalto per mancanza di conoscenza del terreno ebbero
gravi perdite 2.414 tra morti e feriti. Al fuoco ci
comporteremo benissimo
14 luglio Solita vita a Cormons
16a PAGINA
niente di notevole. Gli aeroplani nemici battono in
ritirata perché una nostra batteria li bersaglia appena
compariscono all'orizzonte si vedono moltissimi nostri
aeroplani vigili girare da per tutto
15 luglio ammalato con dolori e debolezza generale la
truppa parte alle due di notte per esercitazione, io
resto alle tende sopra della quale passa un 305 che
diretto sulla ferrovia non scoppia. Il resto della
giornata passa tranquillamente Ricevo un telegramma da
17a pagina
Maria in risposta al mio, la sera mi ritorna la febbre
16 luglio apprendo dell'incidente occorso a Roberto e
telegrafo, (suo fratello Roberto era ufficiale della
marina militare e dal 4 giugno 1915 al 30 ottobre era
comandante della nave Anteo addetta al recupero di navi
e sommergibili tuttavia dal suo stato di servizio non si
desume quale sia questo incidenten.d.r.), la notte
ha diluviato in modo terribile
17 luglio la sera partiamo per le trincee solite
18 luglio in trincea mandiamo pattuglie per molestare il
nemico e costringerlo al fuoco ma inutilmente.
Alle 5 assistiamo allo spettacolo indimenticabile della
presa del monte San Michele della fanteria nostra è
meraviglioso anche perché sembra dal modo nostro lo
vediamo di assistere, è una azione cinematografica ad
occhio nudo vediamo il tutto. E' un fremito generale di
entusiasmo. Un diluvio d'acqua ci fa nascondere tutti
sotto le trincee ma piove lo stesso anche sotto e
passiamo la notte in acqua
19 luglio La divisione che .. vedemmo ieri fece 2.400
prigionieri mentre scrivo un aeroplano austriaco passa
su di noi, ricevo l'ordine di tornare a Cormons
arrivato a pli? contrordine e ritorno alle
18a PAGINA
trincee
20 luglio bombardamento minacciosissimo restano feriti
preminentemente un capitano d'artiglieria ed un
caporal maggiore, muore un sergente, attacco al San
Michele ed al Podgora
21 luglio i nostri sono costretti da un contrattacco ad
abbandonare il San Michele
Il diario dopo questa data non prosegue.
Personalmente ritengo che l'asprezza degli avvenimenti
successivi sia stata tale da togliergli qualsiasi voglia
di raccontare i sacrifici che quotidianamente viveva lui
ed il suo reparto o gli orrori degli assurdi attacchi e
le morti di amici e di soldati.
Peraltro a pagina 4 si esprime già chiaramente sulle
capacità di chi guidava il reggimento.
In effetti rimase sul fronte fino alla notte del 10
novembre 1915 quando venne ferito. |