La Brigata Ionio nacque
per la necessità del regio esercito italiano di creare nuove brigate di
fanteria da affiancare allesercito permanente ed alle unità di milizia
mobile costituite a ridosso dellentrata in guerra dellItalia.
I due Reggimenti che formarono
la Ionio erano già stati costituiti nel Dicembre del 1915, mentre il Comando di
Brigata venne costituito nell aprile del 1916. Motto del 221° reggimento fu
Fortiter et iucunde parati (Pronti con forza e con gioia), quello del 222°
Presente ovunque sia lonore. I reparti ebbero le mostrine di colore rosso e
blu.
Nello stesso mese di
aprile dalle sedi di Catanzaro, Potenza e Cosenza (per il 221°) e di
Messina (222°), lunità raggiunse la zona di guerra per essere dislocata
nel bellunese e assegnata alla 15ma divisione.
Nel 15 Maggio 1916 la
Brigata ebbe il battesimo del fuoco a seguito di un forte attacco
nemico preceduto da un intenso tiro di artiglieria. La reazione fu
immediata: con un lampante fuoco di sbarramento di mitragliatrici i
soldati della Ionio irruppero nelle file nemiche, rioccupando le
posizioni precedentemente perdute facendo 200 prigionieri e infliggendo
al nemico perdite molto gravi. La Brigata ebbe 36 morti e 198 feriti.
Nella notte del 25 la
"Ionio" ricevette lordine di scacciare il nemico dalle posizioni
occupate.
Per tale operazione ,
due nuclei effettuarono due distinte manovre; un nucleo operò un
rastrellamento lungo il terreno per poter consentire allaltro nucleo
di effettuare laccerchiamento del nemico asserragliato. Tale operazione
si svolse favorevolmente.
Nel mese di Giugno la
Brigata fu costantemente impegnata in azioni di sorpresa per scacciare
il nemico dalle sue posizioni in Trentino. Ci furono continui
avanzamenti e indietreggiamenti della linea del fronte.
Le perdite in quei giorni di combattimento ammontarono a 27 ufficiali e
900 militari di truppa.
La "Ionio" rimase in
zona, alternando i turni di linea a periodi di riposo, fino al 9
agosto, quando venne raccolta a Pieve Tesino per essere trasferita sul
fronte goriziano.
Fino alla fine dell'anno i reggimenti della Brigata si alternarono in
linea esplicando la consueta vigilanza sulle posizioni nemiche.
Il 6 gennaio 1917 il
222° reggimento venne posizionato sul Monte Sabotino.
Alla lotta che ne seguì
la brigata perse 17 ufficiali e 555 militari di truppa.
Il Comando Supremo, in
primavera, decise di attuare una nuova offensiva su tre fasi finalizzata
alla conquista del Monte San Gabriele. Alla Ionio venne affidato il
settore di S.Caterina e il 14 maggio, dopo accanite lotte, lunità
riuscì a conquistare la cima 333.
Le perdite in tale
circostanza furono molto elevate: 41 ufficiali e 1913 militari di
truppa; il suo contegno sarà ricordato nella motivazione della medaglia
di bronzo che verrà più tardi concessa alle sue Bandiere ed il 14 maggio
divenne la festa della Brigata.
Nella notte del 27
Ottobre, con la rotta di Caporetto, la brigata dopo unestenuante
resistenza fu costretta a ripiegare prima su Carraria e poi su Cividale,
dove, al ponte militare, tentò un ultimo arresto all'avanzata nemica.
Il 29 dello stesso mese
passò il Tagliamento a Pinzano con una notevole riduzione dei suoi
organici a causa delle perdite subite e per i passaggi di uomini ad
altri reparti.
Fra gli ultimi giorni di
Gennaio ed i primi di Febbraio 1918, la "Ionio", dopo successivi
trasferimenti, effettuati fu schierata sul Piave, nel tratto compreso
fra il ponte di Piave e l'ansa di Zenson.
Nel mese di giugno il
222°, schierato fra Villa Premuda e C. Cappellin, sostenne violenti
attacchi nemici respingendoli. Alcuni nuclei del 221° riconquistarono
il terreno perduto, guidati dal comandante del reggimento, Ten. Col.
Provino Poncini che cadde eroicamente sul campo e venne decorato di
Medaglia dArgento al Valor Militare alla Memoria.
In tale circostanza le sue perdite ammontarono a 51 ufficiali e 2062
militari di truppa. Il suo contegno trovò conferma nella medaglia di
bronzo concessa ai due reggimenti e nella citazione sul bollettino di
guerra del Comando Supremo.
A fine ottobre, vinta
la tenace resistenza nemica, passò il fiume con barche ed iniziò la
costituzione della testa di ponte di Salgareda.
La brigata avanzò su due colonne che si attestarono a C. Mattiuzzi a
Frassané. Il 1° Novembre, mentre i reparti arditi della brigata, riuniti
in una colonna leggera con quelli della "Potenza", furono lanciati
innanzi autocarri per portare nelle file nemiche la sorpresa e lo
scompiglio, la "Ionio" raggiunse la Linvenza a Motta, ove si trovò alla
proclamazione dell'armistizio.
La Ionio ebbe
complessivamente 12.540 perdite tra militari morti, feriti e dispersi.
LAspirante Ufficiale
Carlo Citarella del 221° venne decorato di Medaglia dOro al Valor
Militare alla memoria ed altri 123 componenti furono decorati di
Medaglie dArgento e Bronzo.
Tale unità, pur essendo
una brigata costituita nel corso delle operazioni belliche, senza quindi
particolari tradizioni militari, ha dato un notevole contributo di
partecipazione, sangue ed eroismo alla risoluzione del conflitto.
Il 221° Reggimento
venne sciolto nel gennaio 1919 dopo un periodo di stazionamento post
bellico nelle zone di occupazione mentre il 222° Reggimento venne
sciolto definitivamente il 26 dicembre 1936.
RICOMPENSE
MEDAGLIA DI BRONZO
Alla Bandiera dei Reggimenti della Brigata Ionio (221° e 222° Fanteria):
Negli
aspri e sanguinosi combattimenti del S. Gabriele (maggio 1917), del
Sober e del S. Marco (18-22 agosto 1917), diedero continue fulgide prove
di disciplina e di ardimento."
"Nel giugno 1918 sul Piave riconfermarono le forti virtù guerresche
dei loro fanti, strenuamente difendendo, contro il poderoso urto nemico,
le posizioni loro affidate."
(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47)
Entrambi i Reggimenti vennero Decorati dellOrdine
militare dItalia
CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL
COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 1128 ( 25 giugno 1918, ore 13)
"Nella giornata di ieri le valorose truppe della 3a Armata,
vinte ed obbligate alla resa le estreme retroguardie nemiche, hanno
rioccupato completamente la riva destra del Piave, catturando 18
ufficiali e 1607 uomini di truppa.
Nella zona del Tonale nostri arditi alpini con riuscito colpo di mano
catturarono al completo il presidio di un posto avanzato nemico a
Sud-Est della Punta di Ercavallo.
Sull'altopiano di Asiago con irruzioni sulle Pendici del M. di
Valbella catturammo 102 prigionieri.
Su tutta la fronte nord-occidentale del Grappa le nostre truppe con
azioni combinate di forti concentramenti d'artiglieria e puntate di
fanteria eseguite con grande slancio inflissero all'avversario forti
perdite, conseguirono notevoli vantaggi di terreno e catturarono 7
ufficiali, 326 uomini di truppa e 16 mitragliatrici.
Fra Sile e Piave, continuando l'azione brillantemente iniziata dagli
arditi marinai del battaglione Caorle, abbiamo allargata la nostra
occupazione.
Durante la giornata di ieri e nella notte scorsa gli aeroplani hanno
eseguito efficaci bombardamenti. Nei giorni 23 e 24 vennero abbattuti 9
velivoli nemici.
Per l'ardita condotta tenuta nella lotta sul Piave meritano particolare
citazione i reggimenti di fanteria 222° (brigata Ionio)
225° (brigata Arezzo) e il XXIII reparto d'assalto.
Saldi al loro posto di dovere nell'infuriare della battaglia i
Carabinieri Reali diedero prove di grande valore.
Gli automobilisti mercè un lavoro che non ebbe mai tregua assicurarono
il tempestivo spostamento delle riserve ed il rifornimento ai
combattenti fino sulle linee del fuoco."
Generale
DIAZ |