CALABRIAINARMI  

 " PER LA PATRIA! "

 

   
     

    "ZILLASTRO (RC) 2012"

   
 

 

 
 

 

LA BATTAGLIA DELLO ZILLASTRO

 

Nei primi giorni del mese di settembre 1943 l'Ottavo Battaglione Paracadutisti del 185° Reggimento della Divisione Nembo, composto da circa 400 uomini, comandati dal Cap. Gianfranco Conati, sbarcato in Calabria pochi giorni prima, stava ripiegando dopo aver combattuto in Sicilia contro gli Anglo-Americani.

Dopo un primo scontro avvenuto all'alba del 4 settembre nei pressi di Gambarie e che aveva visto gli uomini del Cap. Conati attaccare reparti canadesi, forti insieme di 5000 soldati, i nostri paracadutisti avevano iniziato ad attraversare l'Aspromonte per ricongiungersi con il Comandi di Reggimento.

La marcia forzata si svolse attraverso le impervie montagne dell'Aspromonte, con pochi vettovagliamenti, tallonati dagli Anglo-Americani, dormendo all'addiaccio quando si poteva e comunque costantemente sotto la pioggia.

All'imbrunire del sette settembre, in una zona denominata Piano dello Zillastro, posta tra i comuni di Oppido Mamertina e Platì, il Cap. Conati decide di acquartierare il reparto fermandosi in mezzo ad una fitta vegetazione e non accorgendosi che in quello stesso luogo si erano accampati anche i Canadesi che, meglio dotati di mezzi, li avevano preceduti in quello che era un  passaggio obbligato.

All'alba, resisi conto della situazione, i nostri paracadutisti ingaggiarono comunque una violenta battaglia consapevoli di lottare contro un nemico superiore in uomini e mezzi.

Dopo la fortuita cattura del Cap. Conati i paracadutisti comandati adesso dal Cap. Diaz si prodigarono in una serie di attacchi supportati dal plotone mitraglieri e dal plotone mortai da '81, che guidati sai S.Ten. Lucifora e Moleti, ridussero al silenzio varie postazioni nemiche.

Fu in questo frangente che furono mietute le prime vittime di parte italiana, accanto allo stesso S.Ten. Lucifora, che ha descritto personalmente a chi scrive,in modo molto lucido quei  tragici istanti, cadde il Serg. L.Pappacoda, seguito dal Cap. L. Piccolli de Grandi e dal Paracadutista V. Albanese.

Con il sole già alto in cielo ed esaurite le ultime munizioni i nostri paracadutisti iniziarono a ripiegare verso Platì dove appresero che un armistizio era stato firmato con gli alleati già dal 3 settembre.

 

Quella dello Zillastro risulta essere l'unica (o l'ultima?) battaglia combattuta sul suolo dell'Italia meridionale tra un reparto del Regio Esercito e forze Anglo-Americane prima della ufficializzazione dell'armistizio, fulgido esempio del valore e della determinazione dei nostri Paracadutisti al di là di quelle che sarebbero state le scelte di ciascuno, comunque onorevoli, all'indomani dell'armistizio stesso.

 

Par. Roberto SERRA

 
     
 

COMMEMORAZIONE SULLO ZILLASTRO

Anche quest’ anno l'Associazione "Calabria in Armi" ha inteso rendere omaggio e commemorare gli appartenenti alla Divisione Paracadutisti Nembo, morti nel corso della battaglia sui piani di Zillastro in Aspromonte, l'8 settembre 1943. Si tratta di una pagina di storia poco conosciuta che si inquadra nei tragici avvenimenti accaduti in concomitanza della firma dell'armistizio durante la Seconda guerra mondiale.

Nella fattispecie  reparti italiani si scontrarono con le truppe anglo-americane in risalita lungo l’Appennino, quando già l’armistizio era stato firmato ma ancora non comunicato alle forze belligeranti. 400 paracadutisti fronteggiarono oltre 5000 soldati alleati in uno scontro impari, formalmente tra nuovi alleati, che provocò per assurdo morti e feriti da ambo le parti.

La cerimonia ha visto la partecipazione di svariate sezioni italiane dell'ANPD'I (Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia), nonché di autorità civili e militari e tanti cittadini.

Nei giorni precedenti è stata effettuata anche una marcia rievocativa, attraversando i suggestivi luoghi aspromontani che videro protagonisti i parà italiani, e domenica 9 settembre, dopo la messa, sono stati resi gli onori ai caduti e ricordati, da un punto di vista storico, quei tragici avvenimenti.

 
     
 

 
     
 

 
     
 

 

 
     

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