Un albo d'Oro per ricordare i caduti catanzaresi di
tutte le guerre
Presentato al MUSMI il volume dell'Associazione Calabria
in Armi. Tra memoria da rispettare e propositi per il
futuro
di Gianfranco Giovene
Quasi settecento nomi, quasi settecento esempi
di sacrificioestremo per la Patria,
sbocciati a Catanzaro poi
andati intrecciandosi con la Storia ancor più grande e
profonda dell'intero paese. L'associazione Calabria
in Armi li ha raccolti tutti in un volume, un "Albo
d'Oro dei Militari Catanzaresi Caduti in Guerra",
presentato questa mattina al Museo
Storico Militare cittadino. Un omaggio alla
memoria dei Precedessori, lo hanno definito, un
tentativo - mirabile, senza dubbio - di colmare una
lacuna pesante per la città, priva - fatta eccezione per
la lapide incompleta apposta negli anni Venti alla
Chiesa del Monte - di un elenco e di un ricordo di chi
donò la vita sul campo di battaglia per la comunità
nazionale.
LA MEMORIA, L'EREDITA' - «Abbiamo dipanato una
rete sommersa - ha detto il generale Martinello,
presidente dell'Associazione - e siamo immensamente
soddisfatti per il risultato raggiunto che finalizza il
lavoro paziente dei nostri soci».Parole condivise anche
da Nicola
Coppoletta, membro del Consiglio Direttivo
dell'Associazione e moderatore dell'incontro: «La
memoria, in un paese distratto come il nostro, è
fondamentale - ha ricordato - ed abbiamo il dovere di
rispettare il "non dimenticateci" dei nostri militari e
concittadini del passato. E' stato un lavoro immane dal
punto di vista storico e siamo contenti per aver potuto
donare alla città un'eredità perenne».
I NUMERI - Che la ricerca sia stata lunga e
caparbia lo dimostrano i numeri: cinque i conflitti
finiti sotto la lente dell'Associazione - dalla
Guerra
di Libia alla Seconda Guerra Mondiale - con un
incrocio di fonti che ha messo insieme i documenti
dell'Albo d'Oro della Calabria, degli elenchi di
Onorcaduti, dei registri custoditi negli Archivi di
Stato Calabresi, nel Comando Militare e nelle
parrocchie. La ricerca ha portato alla luce le vicende
di tanti catanzaresi: tre caduti nel Conflitto Italo
Turco, altri tredici tra guerra di Etiopia e Guerra
Civile Spagnola, il grosso senza dubbio riconducibile
alle due Guerre Mondiali (seicentosettantadue) con
esperienze anche eroiche spesso non conosciute; spazio
anche alle vittime civili del passato come chi morì
sotto le bombe alleate - più di seicento tra soldati
tedeschi in città e catanzaresi residenti - nell'estate
del '43: per loro Calabria in Armi ha fatto richiesta
della medaglia al valor civile e si sarebbe in attesa di
una risposta da parte del Ministero dell'Interno.
RICORDARE - E qualche risposta l'Associazione
la starebbe aspettando anche dall'Amministrazione
Comunale circa la possibilità di ricordare pubblicamente
tutti i caduti con una stele o una targa: sollecitazione
subito accolta dall'assessore Sculco - presente in sala
- che si è detto disponibile a lavorare in sinergia con
il sodalizio per l'individuazione del sito più
appropriato. Lavori scanditi dagli interventi dei soci
Salvatore Scalise, Vincenzo Santoro e Nando Castagna;
presenti in sala anche le più alte cariche militari del
territorio.
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