CALABRIAINARMI

 " "PER LA PATRIA"

 

DIVISIONE DI FANTERIA (64^)

"CATANZARO"

 

   
 

                141°  e  142° Reggimento Fanteria

203° Reggimento Fanteria

 
       
MOTTO 141°  e 142° Reggimento Fanteria: "Per la Patria"    
SEDE Africa Settentrionale    

Medaglia ricordo      del 142° Reggimento

 

Da: Ministero della

Guerra - Ufficio Storico - "Brigate di fanteria" - Volume sesto

Medaglia ricordo      

della brigata

      

Da: Ministero della

Guerra - Ufficio Storico - "Brigate di fanteria" - Volume sesto

 

SCHEDA STORICA

 

La Divisione di Fanteria "Catanzaro" (64^) si forma in Libia il 3 giugno 1940 con i Reggimenti di fanteria 141° e 142° a cui si affianca il 203° Reggimento Artiglieria per trasformazione della 3^ Divisione CC.NN."21 Aprile". 

 

Trae origine dalla Brigata "Catanzaro" costituita il 1° Marzo 1915, con il 141° e 142° Reggimento di Fanteria, per far fronte alle esigenze della prima guerra mondiale. Nel conflitto  i reparti della Brigata si scontrarono in durissimi combattimenti sul Monte Sei Busi, sul settore di Castelnuovo del Carso, nella conquista di Bosco Cappuccio e contro le posizioni di Sella di S. Martino del Carso.

 

Nel corso del 1916, schierata nel settore di Oslavia, la Brigata tenne testa e respinse una manovra offensiva nemica, poi venne spostata per le operazioni  sull'Altopiano di Asiago, sul Monte Interrotto e  sul Monte Mosciagh dove il 141° Reggimento meritò la citazione sul bollettino di guerra del 29 maggio 1916 n. 369, per aver recuperato due pezzi di artiglieria da una posizione tenuta dagli austriaci ed aver riconquistato la vetta della montagna, catturando anche l'armamento del nemico. 

Sostenne aspre lotte in Val di Nos, sul  Monte Cengio riuscì a mantenere le posizioni duramente attaccate dal nemico. In luglio agì offensivamente contro le linee nemiche sul Monte S. Michele (cima 1 e 2), proseguendo poi l'avanzata sul Nad Logem. In ottobre fu  nella zona di  Nova Vas, occupò Nad Bregon, Hud Log e Lukatic, permanendovi fino ai primi mesi del 1917.

 

Successivamente sostenne altri scontri sull'Hermada, nel settore di Jamiano e nel settore di Monfalcone dove, a seguito delle brillanti azioni compiute, meritò la citazione sul bollettino di guerra n. 823. Dal 16 ottobre operò  in Val d'Astico e Val Posina.

L'ultimo anno di guerra, meno combattivo per la brigata,  trovò i reggimenti  schierati prima nella zona di Arsiero, poi in quella di Thiene e, all'atto dell'armistizio,  ad ovest di Treviso, tra Levada e S. Ambrogio.

Alla fine delle ostilità fu impiegata a Trieste dove vi rimase per oltre un anno effettuando operazioni di pattugliamento  ed ordine pubblico della città e delle zone limitrofe.

 

 

Cartolina del 141° Reggimento

 

 

 

 

da: Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico -

 Luigi Amedeo de Biase

"Le cartoline delle Brigate e dei Reggimenti di Fanteria nella guerra del 1915-1918" - anno 1993

 

Venne disciolta nel giugno del 1920.

 

All'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione  è dislocata ad Acroma, a difesa della cinta fortificata di Tobruk, alle dipendenze del XXI Corpo d'Armata.

Il 13 settembre, iniziata l'offensiva contro le posizioni inglesi dell'Egitto, viene impiegata lungo la via Balbia, tra Gambut e S. Bu Amud a protezione delle retrovie da attacchi provenienti dal deserto.

 

Successivamente, sempre in posizione di retroguardia, si sposta in territorio egiziano a difesa della viabilità delle rotabili costiere. Nel dicembre del 1940, all'inizio della controffensiva britannica è dislocata nel settore Bug Bug, in zona Alam Salamus con un dispositivo di schieramento orientato al proseguimento dell'offensiva verso est.

Il 9 dicembre i Reggimenti della divisione sono coinvolti in una violenta azione di contro preparazione e vengono subito dopo attaccati da preponderanti forze provenienti da sud. Il caposaldo di Alam ed Rimth, sottoposto a martellante bombardamento e violentemente investito da forze corazzate, riesce a resistere e a respingere gli attacchi. Il giorno 10 si unisce alle unità che difendono Bug Bug per contenere ulteriori pressioni nemiche in attacco lungo la rotabile costiera.

L'11 dicembre nuclei meccanizzati nemici infiltratasi tra i capisaldi della divisione vengono arrestati; lo stesso giorno una nuova violenta azione costringe le unità della divisione a ripiegare verso Bir Tishdida. Su questa posizione si accentuano gli attacchi nemici che culminano nei giorni 13 e 14 in una pressione violenta con masse di mezzi corazzati.

L'impari lotta, imperniata da parte della divisione solo sull'impiego dell'artiglieria, costringe ad un ulteriore ripiegamento verso Sollum prima e, il 15, nell'interno della cinta fortificata di Bardia.

 

I reparti della divisione fortemente decimati nel corso di una lotta aspra e intensa, durata oltre venti giorni, hanno continuato ad operare con accanimento per la difesa del forte di Bardia fino al 5 gennaio 1941. Dopo la divisione viene considerata disciolta e i resti di essa vengono ripartiti fra le altre grandi unità. 

 

BIBLIOGRAFIA:

 

 

Ministero della Guerra - SMC - Ufficio Storico - "Riassunti storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915-1918 - BRIGATE DI FANTERIA - Volume Sesto - anno 1928.

Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico  "L'Esercito e i suoi Corpi - Sintesi Storica - Volume Terzo Tomo I anno 1979.

Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico - Luigi Amedeo de Biase - "Le cartoline delle Brigate e dei Reggimenti di fanteria nella guerra 1915-1918"- anno 1993.

 

Sintesi Storica curata dal Ten. Col. f. spe (R.E.) Domenico CHIANESI
     
 

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